Come si manifesta, cosa rischio
L’epatite A ha un periodo di incubazione che va dai 15 ai 50 giorni e un decorso generalmente benigno. Le infezioni sintomatiche sono generalmente caratterizzate dai sintomi dell’epatite acuta e durano per 1-3 settimane.
La presentazione clinica include
- ittero (colorito giallo della cute e degli occhi)
- febbre
- anoressia
- vomito
- astenia
- rialzo degli indici di danno epatico (bilirubina e transaminasi)
Bambini Spesso senza sintomi
Va tuttavia ricordato che solo il 10% dei bambini con età inferiore a 6 anni sviluppa una sintomatologia clinicamente evidente.
In casi rari l’epatite A può evolvere in epatite fulminante e pericolosa.
Come si riconosce e come si cura
Per riconoscere un’infezione da epatite A, il medico si basa inizialmente sui sintomi descritti dal paziente e sull’evoluzione clinica. La diagnosi si conferma attraverso esami del sangue (aumento della bilirubina e alti valori delle transaminasi) e test che rilevano un’infezione in corso e/o recente con la ricerca di anticorpi specifici.
Una persona che è stata esposta al rischio di infezione può prendere dei farmaci specifici (immunoglobuline) per prevenire o attenuare la malattia, anche in gravidanza e durante l’allattamento. Il trattamento deve essere intrapreso entro due settimane dal contagio.
Vaccino entro 2 settimane
La persona esposta al rischio può anche vaccinarsi: il vaccino antiepatite A è efficace nel prevenire la malattia anche dopo il contatto con il virus, purché sia somministrato entro due settimane dal contagio.
Nella maggioranza dei casi, i sintomi dell'epatite A sono lievi e la guarigione avviene spontaneamente nel corso di qualche settimana.
Per l'epatite A evitare farmaci inutili
In presenza di epatite A, si consiglia: riposo, dieta bilanciata, assunzione di molti liquidi e nessun consumo di alcolici (potrebbero causare ulteriori danni al fegato).
Inoltre, è importante evitare di somministrare farmaci inutili. Se il soggetto è in terapia per altre patologie pre-esistenti, occorre consultare un medico per chiedere cosa fare.
Quasi tutti i pazienti guariscono completamente senza mai cronicizzare. La guarigione conferisce immunità permanente (il soggetto non potrà più ammalarsi di epatite A).
Solo in una piccolissima percentuale di persone (soprattutto soggetti adulti già affetti da altre patologie), sono state osservate forme gravi o fulminanti (rapidamente fatali).
Se sono infetto
Valuta l'opportunità di fare il vaccino.
Ridurre il rischio di contagiare altri
- avvertire le persone con cui avete avuto contatti di valutare la possibilità di vaccinarsi
- evitare di andare a lavoro o scuola per almeno una settimana dopo l’inizio dei sintomi (ittero, ecc.)
- evitare di preparare il cibo per altri, ove possibile
- lavare le mani frequentemente, specialmente dopo essere stati al bagno e prima di preparare il cibo
- evitare la condivisione di asciugamani
- lavare separatamente gli indumenti con un ciclo a temperatura alta
- lavare frequentemente il WC e la rubinetteria del bagno
- evitare rapporti sessuali nel periodo infettivo