Come la prendo

Il virus dell’epatite C si trasmette da sangue a sangue, cioè quando il ::: warn sangue fresco

di una persona infetta entra in contatto col sangue di una persona sana tramite una ferita o lesione della cute. :::

Il rischio di contagio tramite trasfusioni oggi è quasi azzerato.

La trasmissione da madre a figlio al momento del parto è possibile ma infrequente; meno del 5% di nati da madre con epatite cronica C diventa a sua volta infetto.

Non ci sono solide conoscenze sulla trasmissione dell’epatite C attraverso le pratiche sessuali. Tuttavia alcuni studi suggeriscono che soggetti di sesso maschile, già infetti con HIV, che fanno sesso con altri maschi possano avere un maggior rischio di contrarre l’epatite C rispetto alla popolazione generale.

Situazioni più a rischio di contagio

  • uso di droghe per via endovenosa
  • condivisione di aghi o siringhe
  • utilizzo di strumentazioni mediche o estetiche non sterili

Non ci sono motivi per temere il contagio a tavola: non occorre utilizzare stoviglie separate o prendere altre precauzioni simili. Il virus dell’epatite C non si trasmette attraverso il contatto fisico, gli starnuti, la tosse e neppure mangiando dallo stesso piatto.

Soggetti a maggior rischio

  • coloro che fanno o hanno fatto uso di droghe per via endovenosa
  • emodializzati
  • soggetti che hanno ricevuto emotrasfusioni o trapianti d'organo prima del 1992
  • soggetti che hanno ricevuto fattori della coagulazione emoderivati prima del 1987
  • chi convive o ha convissuto con individui con epatite C
  • bambini nati da madre anti-HCV positiva
  • soggetti con tatuaggi e piercing (se eseguiti in ambienti non igienicamente protetti, ad esempio carceri o istituti non certificati)
  • soggetti con infezione da HIV
  • soggetti immigrati provenienti da regioni a diffusione elevata