Come si manifesta, cosa rischio

Il periodo di incubazione del virus dell'epatite B è in media 75 giorni, ma può variare entro ampi limiti che vanno dai 30 ai 180 giorni.

I sintomi caratteristici possono essere più o meno gravi e sono direttamente associati all'età in cui avviene l'infezione. In particolare, la maggior parte delle persone che si infetta durante l’età infantile non manifesta alcun sintomo durante la fase acuta dell’infezione.

Quando i sintomi sono presenti, possono durare diverse settimane.

Sintomi

  • mancanza di appetito
  • dolori addominali
  • nausea
  • vomito
  • malessere generale e stanchezza
  • febbre
  • urine scure
  • a volte ittero (colorito giallastro della pelle e della parte bianca dell'occhio)

possono durare diverse settimane.

Dopo l’infezione acuta alcuni soggetti sviluppano un’infezione cronica. In queste circostanze il virus continua a replicarsi producendo danni e mantenendo i soggetti cronicamente infetti capaci di trasmettere l’infezione ad altre persone suscettibili.

La proporzione di cronicizzazione varia con il variare dell’età del soggetto. Infatti chi contrae l’infezione in età infantile ha proporzioni di cronicizzazione fino al 90% mentre chi contrae l’infezione in età adulta ha tassi di cronicizzazione ben inferiori al 90%.

I soggetti che dopo l’infezione producono anticorpi specifici sono capaci di arrestare completamente la replicazione del virus e non sono più infetti. Tuttavia se questi soggetti perdono la loro immunità a seguito di terapie immunosoppressive come quelle contro il cancro o come quelle contro le malattie autoimmuni, il virus dell’epatite B può nuovamente ricomparire e produrre danni gravi.

Vaccino

Pertanto l’unica vera garanzia per prevenire tutte le complicanze del virus dell’epatite B è quella di vaccinarsi.

Come si riconosce e come si cura

Il miglior modo per combattere l’epatite B è la vaccinazione. Se credi di non essere stato vaccinato e per motivi legati al tuo lavoro o al tuo stile di vita ti senti a rischio chiedi di essere vaccinato al tuo medico. Benché il miglior modo per prevenire l’infezione sia la vaccinazione prima di esporsi al rischio di contagio, il vaccino può essere ancora efficace anche 24 ore dopo essere stati esposti al virus.

Se pensi di essere entrato a contatto con il virus dell’epatite B in una specifica situazione (es. durante un rapporto sessuale), parla subito con un medico. Un trattamento farmacologico (con immunoglobuline specifiche) entro le 24 ore dal contagio, abbinato alla vaccinazione con successivi richiami, protegge dallo sviluppo dell’infezione.

La diagnosi

dell'epatite B si effettua principalmente tramite esami del sangue.

Le analisi del sangue permettono di dimostrare l’infezione acuta e cronica e danno indicazione sulla necessità di vaccinazione o di inizio della terapia.

L’epatite B è una malattia complessa e deve essere trattata da medici specialisti sia nelle sue manifestazioni di epatite acuta che nelle sue forme di cronicizzazione.

Trattamento

Esistono farmaci specifici per il trattamento dell’epatite B.

La necessità di iniziare una terapia sia in fase acuta che cronica deve essere stabilita da un medico specialista in malattie infettive o in gastroenterologia (epatologo).